Franco Savignano - CODICIS
La ricerca artistica di Franco Savignano è un'indagine sul rapporto sapienziale tra l'uomo e il mondo, il soggetto conoscente e la realtà. Nelle opere del ciclo "Codicis", egli si assume il compito di superare il ruolo tradizionale dell'arte stessa, già anticipato nei precedenti cicli "Anterem" e "Art no", affidandole ora il compito di significare, specularmente alla filosofia, il senso ultimo del conoscere in relazione all'uomo.
"Codicis" è la dichiarazione pittorica che ogni opposizione tra soggetto e oggetto, tra finito e infinito viene meno per tramite di quell' identificazione tra l'uomo e il mondo che si risolve nella comune matrice del codice, sostanza di tutti ciò che è. Il codice è simbolo della interiorizzazione del significato più profondo della realtà, del mondo, della storia, delle cose immateriali secondo il modo originale e irripetibile che è proprio di ciascun individuo, luogo della trascrizione personale del sapere acquisito, dell'esperienza in generale in una propria stringa numerica, una propria cifra gnoseologica, il proprio codice di sapienza.
In questa lettura, dunque, la serie numerica che codifica l'essere delle cose e la conoscenza che ne abbiamo può ripetersi all'infinito in infinite combinazioni numeriche, segnando così ogni volta una differenza, la differenza che distingue ciascuno di noi pur lasciandoci appartenere ad uno stesso genere.
Savignano ripercorre con destrezza speculativa l'iconografia della pittura classica che ha per soggetto il ritratto, con il proposito di osservare attraverso la lente di alcuni grandi personaggi, immortalati dall'arte di un maestro - il Ghirlandaio, Leonardo, Piero della Francesca - il fenomeno di questa assimilazione epistemica, e forse anche spirituale, della sapienza del mondo all'interno del proprio io.
Il colore dei ritratti di "Codicis" è quasi sempre blu, e sullo sfondo di quello sono i numeri in oro, a indicare che chi è capace di ascoltare l'universo che anima le nostre vite sa portare dentro di sé il cielo stellato del sapere più alto, la volta celeste dei perchè del mondo, mistero cifrato agli occhi dell'umanità, ma decodificato nel segreto del singolo.
L'Autore, nel suo intrecciare arte e filosofia insieme, non tralascia di mostrare ricorrenti quei numeri che hanno particolare valore simbolico nella storia del sapere: lo 0 come punto di origine, l'1 come Unità, il 3 emblema di perfezione e divinità, il 5 come nel pentagramma e nella stella a cinque punte, il 7 numero sacro, l'8 ideogramma dell'infinito, il 10 segno di compiutezza e di ordine morale.
Un progetto come "Codicis" - prima ancora e più che un ciclo di opere - ha il merito per nulla trascurabile di usare l'arte, non renderla fine a se stessa; di andare oltre l'arte e non rimanerne impigliato nelle trame della funzione visiva. Con il risultato di svelare una materia di contenuti che mai si assottigliano nella semplice mimesi del reale, concreto o interiore che sia, né si perdono in quella separazione fra l'intenzione dell'artista e la sua epifania improbabile agli occhi del fruitore che affligge così grande parte dell'arte contemporanea.
Arte pensata, solenne ma non grave, sapiente mai impulsiva.
Il nuovo millennio si apre, in questi anni, con la "pittura gnoseologica" di Franco Savignano.
Con il patrocinio di: Comune di Zola Predosa - Assessorato alla Cultura, Provincia di Bologna - Assessorato alla Cultura, Università degli Studi di Bologna