Museo
MARICA FASOLI

MARICA FASOLI

Aurea
dal 27 dicembre 2016 al 4 febbraio 2017
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Marica Fasoli - Aurea

Dal 27 dicembre 2016 al 4 febbraio 2017 presso la Sala delle Colonne di Ca' la Ghironda-ModernArtMuseum

Inaugurazione lunedì 26 dicembre - Ore 17.30 

 

Marica Fasoli è nata a Bussolengo (Vr) nel 1977. Dopo aver conseguito nel 1995 il diploma di Maestra d’Arte al Liceo Artistico Statale di Verona sez. Accademia, nel 1997 si specializza in Addetto alla Conservazione e Manutenzione dei manufatti artistici su legno e tela con il massimo dei voti presso gli Istituti Santa Paola di Mantova.
Nei primissimi anni dopo il diploma l’attività principale consiste in lavori di restauro che la porteranno ad affinare ulteriormente la propria tecnica pittorica.

Dal 2002 abbandona progressivamente l’attività di restauratrice, dedicandosi sempre più alla passione principale, la pittura, misurandosi soprattutto con le riproduzioni dei capolavori del passato.Dal 2006 intraprende un percorso autonomo che la porta a concentrare la propria espressività e ricerca artistica in ambito figurativo iperrealista, ricerca che l’ha portata alla formulazione di due filoni espressivi distinti (la ‘gente invisibile’ ed i ‘3d Boxes’), entrambi incentrati sul concetto di ‘contenuto/contenitore’.Dal 2016 la sua continua ricerca l’ha portata a distaccarsi da una rappresentazione figurativa e didascalica della realtà. L’obiettivo è stato raggiunto attraverso un processo di creazione/distruzione incentrato sulla costruzione manuale, in molti casi decisamente complessa e laboriosa, di origami, i quali, dopo essere stati realizzati, vengono ‘decostruiti’ ossia dispiegati. 

"[...] Gli origami dipinti da Marica Fasoli, ognuno recante il titolo della figura corrispondente - ad esempio orso, pavone, rana oppure conchiglia, riccio, unicorno - possono essere considerati alla stregua di dipinti astratti.

Simile a quello di Tauba Auerbach, artista californiana che riproduce sulla tela gli effetti di stropicciatura della carta, il linguaggio sospeso tra mimesi e astrazione di Marica Fasoli non rinuncia, però, alla possibilità di trascendere la dimensione puramente formale della pittura, per includere quella simbolica ed evocativa.

Per questo motivo, sulla rappresentazione realistica del foglio pieghettato, dipinto a olio nelle diverse sfumature del grigio, Marica Fasoli ha introdotto una serie di elementi astratti, sequenze lineari dai colori puri che traducono visivamente gli intervalli ritmici della successione di Fibonacci [...]"

 
Ivan Quaroni
 
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