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Una Giornata dell'Umanissimo Leopold Bloom

Una Giornata dell'Umanissimo Leopold Bloom

Dublino, 16 giugno 1904
26 maggio 2006

Una Giornata dell'Umanissimo Leopold Bloom
Dublino, 16 giugno 1904

Venerdì 26 Maggio 2006 - ore 18.00

Libera Rappresentazione Teatrale e Itinerante dedicata al Centenario del Bloom's Day


Liberamente ispirata al romanzo "Ulisses" di James Joyce
a cura di Valentino Borgatti
con il gruppo teatrale Luigi Riccoboni
Università per la Terza Eta' di Modena
e il gruppo teatrale Lo Spazio

Durante la pausa sarà offerto un drink
Ingresso gratuito

Note di Regia
Il nostro pensiero è, a volte, caotico, soggetto a cambiamenti, magmatico, improvviso, disordinato, irrazionale, nasce da elementi anche inconsci...a volte invece è logico, preciso, determinato, razionale. Ed io, con il mio spettacolo antitradizionale tento di rendere visibile ed anche ascoltabile in tutte le sue diverse manifestazioni il pensiero di Leopold Bloom, che è anche il nostro pensiero.
Joyce, autore del testo originale al quale mi sono ispirato, ha trasformato il pensiero di Leopold Bloom in un linguaggio letterario pieno di sfacettature stilistiche, storiche, metalinguistiche; io, in parole povere, tento di passare dal pensiero alla visione spettacolare, che perciò non solo non può porsi in termini reali razionali, ma deve essere, così come è, caotica, improvvisata, in divenire, ecc.
Gli attori hanno spesso in mano e ben visibile un testo dal quale leggono e questo, per non far mai dimenticare la derivazione da un testo letterario che stilisticamente si pone come anti-romanzo.
Quello che comunque ascolterete è solo ispirato dal testo originale, che non viene perciò proposto nella sua dimensione originale e nelle sue scansioni.
Il mondo di Leopold Bloom è il mondo di un individuo più che normale, banale, senza importanza, calato nella quotidianità più assoluta, il mondo di un eroe/antieroe (di contro al mitico eroe Ulisse), che diviene a volte eroicomico ed a volte eroitragico.
Questa banalità, questa giornata in cui visitandolo si ricrea il mondo, senza che succeda niente di importante, raccontata con tante modalità linguistiche, a volte quasi incomprensibili (matrici celtiche, dadaiste, surrealiste, futuriste, ecc.) è forse uno dei motivi per i quali molti lettori del testo originale non sono arrivati in fondo.
Ora io ne ho ricreata solo una parte ed in modo molto riduttivo, ma state ben attenti ed ascoltate con attenzione, perchè dalle pseudo banalità escono domande ed anche risposte per i più grandi problemi esistenziali dell'umanità.

Valentino Borgatti

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