Museo
'Quelle Strane Facce di Legno'

'Quelle Strane Facce di Legno'

Burattini in mostra
per il ciclo GiocArte
dal 1 al 16 marzo 2003
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'Quelle Strane Facce di Legno'
Burattini in mostra - per il ciclo GiocArte

1-16 marzo 2003













Presentazione a cura di:

Prof. Francesco Martani

Presidente della Fondazione di Ca' la Ghironda

Dr.Gian Paolo Borghi

Direttore del Centro Etnografico Ferrarese

Interventi tecnici:

Mastro Burattinaio Riccardo Pazzaglia

Ideazione, allestimento, organizzazione:

Sezione didattica di Ca' la Ghironda - Flavia Olivieri

Con il Patrocinio di:

Università degli Studi di Bologna - Facoltà di Scienze della Formazione

Regione Emilia-Romagna

Istituto per i beni artistici, culturali e naturali

Provincia di Bologna

Provincia di Modena

Amministrazione Comunale di Zola Predosa

Comune di Canneto sull’Oglio

Museo Civico – Raccolta del Giocattolo G.S. Furga

Il Resto del Carlino- Fondazione di Ca’ la Ghironda

Si ringraziano per la preziosa collaborazione:

“I Burattini”

La Compagnia di Animazione Tradizionale Bolognese

“I Burattini di Riccardo”

Il Museo del Burattino - Budrio (Bo) - “Collezione Zanella–Pasqualini del Teatrino dell’Es”

La Corte Ospitale – Rubiera (Re) “Collezione Cesare Maletti”

Fondazione Otello Sarzi

Ivo Santucci (Intagliatore – Collezionista)

Gabriele Carpi (Collezionista)

Premessa: la scelta di inserire all’interno di un ciclo ludico, socio educativo il mondo dei burattini deriva dalla presenza in esso di tratti tipici della comunicazione, della creatività e della storicità. Attraverso la Mostra il pubblico, specie quello dei più piccoli, può assimilare la storia osservando le diverse tipologie di costumi rappresentativi delle epoche e dei luoghi di provenienza dei burattini e i vari scenari e copioni posti a corredo dei protagonisti. Importantissimo, inoltre, è il ruolo educativo nella crescita dei piccoli che i burattini si trovano a dovere trasmettere, attraverso la favola “Pinocchio” di Collodi. Tematiche attualissime, impregnate di forti messaggi educativi, interpretati da personaggi-simbolo tipici di una società senza tempo. Così, attraverso una mostra, il messaggio culturale diviene trasversale, toccando temi diversi ma collegati fra loro: tradizioni a confronto (Modena, Reggio Emilia e Bologna, raccontate dai rispettivi personaggi tipici), la famiglia vista come soggetto dell’aggregazione nel gioco-apprendimento, l’arte che incornicia una mostra a contenuto altrettanto artistico, lo spettacolo visto come elemento ludico e la natura che da ogni angolo del Museo traspare nella sua semplice ricchezza di verde.

La mostra vede come protagonisti i Burattini tipici della tradizione popolare bolognese e del fu Gran Ducato di Modena. Unitamente a loro, per dare uniformità al messaggio culturale, saranno affiancati Pupi e Marionette che, pur non facenti parte della tradizione popolare locale, sono rappresentativi di un confronto sociale di classe fra Popolo e Corte, Municipio e Re.

Copioni e scenari d’epoca e contemporanei faranno da cornice all’esposizione. Di taglio moderno e sperimentale sono poi i burattini in gommapiuma risalenti agli anni ’70. Affascinanti nel loro esistere i burattini contemporanei della moderna tradizione popolare, rivisitati nella tecnica di costruzione, sono quelli che caratterizzano la mostra per il loro numero, più di 80.

“Quelle Strane Facce di Legno”, mostra-evento dedicata ai Burattini (1 marzo – 16 marzo 2003) sono state scelte fra le più importanti collezioni pubbliche e private del Territorio emiliano.

I visitatori (bambini e accompagnatori) hanno così potuto immergersi in quella misteriosa e vibrante atmosfera che solo il mondo del teatro popolare può dare. Fra le pieghe degli antichi fondali vengono presentati Fagiolino e Sandrone, maschere popolari esponenti rispettivamente di Bologna e Modena, due città simbolo per il Teatro dei Burattini. Oltre agli esempi del Sandrone “rivisitato” dagli intagliatori bolognesi quali Frabboni, Santucci e Pazzaglia, sono esposti pezzi direttamente dalla Collezione Maletti (ultimo burattinaio puro della tradizione modenese) gentilmente concessi dall’Associazione “La Corte Ospitale” di Rubiera (Reggio Emilia), oltre a burattini dei coniugi della famiglia Pavironica e l’autoritratto-caricatura dello stesso Cesare Maletti; la collezione museale Zanella-Pasqualini del Teatrino dell’Es (Museo del Burattino di Budrio) ha concesso per l’occasione l’intera muta di burattini appartenuta alla famiglia Talon di Casalecchio di Reno.

Altre realtà emiliane vengono rappresentate da alcuni significativi pezzi di Otello Sarzi, vulcanico burattinaio che ha vissuto fra tradizione e sperimentazione, del quale nell’occasione risalta la fiaba di Pinocchio e gli animali-burattini rivisitati in gommapiuma dipinta a mano.

Due rari esempi dell’arte spontanea del Maestro Nino Presini, grande interprete della maschera di Sganapino e di cui si espone una versione dello Sganapino di Augusto Galli (creatore del personaggio a metà dell’Ottocento), testimoniano la presenza della tradizione bolognese.

Al fianco del “domestico” Sganapino (burattino) è quindi il discolo Pinocchio di Collodi (marionetta). Riccardo Pazzaglia, rappresentante contemporaneo della tradizione bolognese e curatore - con la sua Compagnia - anche degli spettacoli, ha esposto, oltre alle maschere della commedia dell’arte, personaggi storici legati agli allestimenti teatrali che in dodici anni di carriera ha avuto il piacere di mettere in scena. Fra questi si citano Ugo Bassi (padre barnabita garibaldino), Giuseppe Verdi seguito da Rigoletto, Aida e Falstaff, e il Gruppo Medievale di quando Bologna era Bononia.

Pinocchio, personaggio antico ma sempre attuale per i grandi e piccini, viene rappresentato anche dal burattino di cartapesta e legno –dipinto a mano – costruito dalla ditta Furga di Canneto sull’Oglio (Mn nel 1946.

Oltre alla mostra/evento, è stato di sicuro interesse e divertimento scoprire le altre innumerevoli sorprese che i burattini, dapprima immobili con lo sguardo perso nel vuoto, hanno saputo far rivivere, poi, nel chiassoso teatrino specificamente allestito per gli spettacoli del 1°, 8 e 9 marzo pomeriggio e durante i due periodi pomeridiani di laboratorio creativo “Costruzione di Pinocchio, tubino – burattino” (sabato 15 e domenica 16 marzo).

Eventi e attività collegate:

Calendario degli spettacoli dei Burattini di Riccardo

Laboratorio creativo “Pinocchio Tubino Burattino”










Comunicato Stampa mostra "Quelle Strane Facce di Legno"
Depliant del programma di GiocArte

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