Spazio Atelier

GROTT CIRILLO

Nato a Folgaria nel 1947 frequenta le Elementari nella frazione Guardia dove i Grott abitano e poi l’Avviamento Professionale a Folgaria dove Cirillo riesce bene nel disegno. A 16 anni entra in un laboratorio di sculture in legno a Folgaria. Ma sente il bisogno di studiare. A 19 arriva in Val Gardena frequentando l’Istituto d’Arte di Ortisei, dove hanno già studiato scultori famosi come Augusto Murer e Othmar Winkler. Cirillo vi conosce Adolf Vallazza e Livio Conta, artisti che si riveleranno tra i maggiori scultorio del Trentino-Alto Adige. Dopo il servizio militare,nel 1961, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma avendo come insegnate di scultura Pericle Fazzini. Lavora in Svizzera dove espone a Losanna; altre esposizioni a Firenze e Monaco di Baviera. Nel 1963 apre un atelier a Rovereto: disegna, dipinge, modella la creta, scolpisce il legno, scrive poesie. Vorrebbe aprire una scuola d’arte, dato che “l’Atene del Trentino” ne è priva; ma non trova appoggi. Deluso, nel 1967, abbandona la città e si ritira a Guardia di Folgaria, in un antico edificio religioso in cui ricava il suo laboratorio-museo.
Cirillo si afferma anche in campo nazionale vincendo premi di scultura a Roma, Pesaro, Cantù e in altre città.
È il 1990, mentre sta per uscire una raccolta di 80 sue poesie (usciranno postume in novembre), il 27 febbraio,Cirillo muore improvvisamente all’Ospedale di santa Chiara a Trento. Ha 52 anni.
La produzione i questo artista è inquieta, oscillante talvolta contraddittoria: si muove tra il primitivismo, l’arte popolare sacra di certe sculture, il moderno espressionismo delle sculture in bronzo, l’arcaismo dei suoi tronchi scolpiti che guardano a quelli di Augusto Murer; il neorealismo (sia in pittura che in scultura) suggestionato dagli artisti di Corrente come Guttuso e Manzù, la compostezza arcaica di Arturo Martini e le sculture frantumate di Mastroianni.

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