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Franco Savignano - Body Mind

Franco Savignano - Body Mind

dal 27 dicembre 2007 al 27 gennaio 2008

La mostra di pittura, scultura e video art Body Mind di Franco Savignano, con una serie di immagini significative riguardanti il corpo e la mente dell'uomo, intende evidenziare una complessa ricerca che l'artista sta conducendo da diversi anni. La mente e il corpo, due campi di indagine fondamentali del percorso artistico di Savignano, indagati finora singolarmente in mostre precedenti come in Codicis (la mente) e in Anterem e ART NO (il corpo), sono qui coniugati in un unico percorso espressivo dove l'attenzione dell'artista si fa più profonda. Infatti, Savignano in questa mostra cerca di entrare nei meandri della mente (video Dissonanze Impossibili) di un corpo solitario che si muove in un mondo, quello contemporaneo, circondato da memorie ancestrali e attuali. Si può pensare quindi ad una ricerca di tipo concettuale, e nel contempo intellettuale, che appartiene al pensiero e alla conoscenza come codice di interpretazione, infatti egli analizza non tanto ciò che sta nell’esperienza quanto le modalità e le forme con cui questa si realizza. Egli descrive, dà ordine e cerca, sia pur ipoteticamente, di classificare le esperienze interne dei suoi soggetti e di analizzare i comportamenti, per poi stigmatizzarli sulla tela. Per ottenere ciò egli si avvale della sua capacità psicoculturale e delle sue esperienze attraverso ripetuti tentativi di immedesimarsi in un altro individuo attraverso l’ascolto, la riformulazione dei pensieri dei suoi interlocutori, ed attraverso la scomposizione del suo funzionamento mentale. Franco Savignano organizza le sensazioni che provengono dalla stimolazione dei suoi organi di senso e le integra con la sua esperienza e quella del prossimo con metodo comparativo. Egli poi rappresenta le proprie immagini in modo obiettivo e concreto inquadrandole nei parametri dello spazio e del tempo, indipendentemente dalla volontà soggettiva, sotto la guida di elaborati e trasformazioni di stimoli sensoriali reali, come se vedesse se stesso in uno specchio. In tal modo egli focalizza la sua coscienza su una determinata esperienza, inibendo ogni stimolo interferente esterno ed interno, attraverso la sua capacità di distinguere il proprio Io dal non Io e dall’ambiente che lo circonda. Osservando le sue opere si sente che egli ha continuità nelle cose e nelle idee, nella progettazione e nella materia che utilizza e solleva allusioni mitologiche o reali della natura e della mente, trasmettendo, ai segni che porta sulla tela, vibrazioni che si traducono poi in un dialogo con il vuoto attraverso impulsività e creatività emozionale. Egli trasmette poi la sua sensibilità e disponibilità in ogni cosa che la sua mente tocca o raggira. Le sue figure vivono nell’attuale pur lasciando intravedere che il loro pensiero va oltre i momenti di libertà. Queste opere esprimono energia nella quale l’artista può riconoscersi attraverso il suo pensiero umano che viene proiettato verso un futuro vuoto, dove i modi di vedere degli esseri umani sono delle variazioni di esaltazione della sua individualità. In conclusione l’artista ci permette, attraverso l’analisi delle sue opere di osservare che l’idea, che nasce dalla mente, fa arte, e che dal magma della materia egli astrae composizioni espressionistiche alla ricerca di nuovi programmi da proporre al mondo virtuale.

Francesco Martani

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