Museo
Buell, Gabriel, Manfredini, Samorì - Il Corpo e l'Anima nel Nuovo Millennio

Buell, Gabriel, Manfredini, Samorì - Il Corpo e l'Anima nel Nuovo Millennio

mostra collettiva a cura di Francesco Martani, Simona Negrini, Mirko Nottoli
dal 26 dicembre 2003 al 28 febbraio 2004
Buell, Gabriel, Manfredini, Samorì - Il Corpo e l'Anima nel Nuovo Millennio Buell, Gabriel, Manfredini, Samorì - Il Corpo e l'Anima nel Nuovo Millennio Buell, Gabriel, Manfredini, Samorì - Il Corpo e l'Anima nel Nuovo Millennio Buell, Gabriel, Manfredini, Samorì - Il Corpo e l'Anima nel Nuovo Millennio

Il corpo è quella parte di materia che occupa lo spazio ed ha una sua spiritualità che lo rende vivo ed immortale.
San Agostino ricorda che “ il corpo non è solo ma possiede un’anima che non è sola”.
Sul rapporto anima e corpo si è interrogata la scienza attraverso la fisiognomica e fin dall’antichità è stato oggetto di trattativa.
L’indagine psicoanalitica ha ritenuto che dai caratteri fisiognomici fosse possibile risalire alla malattia mentale del paziente.
La rassegna presentata è rivolta a quattro artisti di origini diverse per astrazione sociale, di diversi continenti, di paesi diversi per lingua e cultura, ma accomunati da un unico tema “lo studio del corpo umano e della fisiognomica alla luce dell’anima”, nel mezzo della loro vita.
In ordine alfabetico, i protagonisti di questa strada, pericolosa per le frequenti possibilità di essere interpreti del visitatore specialista e quindi non come interpreti di espressioni di bassezze al limite della stupidità, o come complici di suscitare simpatia per deficienza di qualità, sono : Buell, Gabriel, Manfredini e Samorì.
Buell parigino di nascita, afferra l’essere umano nell’istante in cui esce dalla sua personalità, dal momento in cui esce dall’ordine o disordine del suo prestabilito.
Gabriel è argentino di nascita e per cultura umanistica. E’ un poeta, è un anticonformista, è un leone umanizzato, è un uomo imbizzarito, libero in una pianura fertile per ideazione ma con una testa bifronte per sensibilità sentimentale ed intellettuale, per il suo sistema filosofico fondato sulla visione della sua soggettività della conoscenza sensoriale.
Manfredini cerca e trova e porta sulla tavola i mezzi di espressione delle passioni dei suoi tentativi di esistenza ed arriva a comporre delle morfologie che sfumano nel trascendente fino ai limiti più estremi delle astrazioni dell’intelletto.
Samorì è studioso, erudito e carico di saggezza. Annaspa ancora alla ricerca del proprio Io del proprio subcosciente.
Cerca e trova materiali vari, li compone e li ridisegna colmandoli di energie morfologiche percepibili di segni istintuali come tessuto connettivo di processi storici ripescati e puntualizzati sulla tela
Essi ci propongono nuove e continue situazioni dell’immaginario allegorico, esprimendo la poetica umana tra due canoni molto differenti tra di loro ma intersecantesi, più specificatamente da quello arcadico a quello della nostra civiltà contemporanea fatta da montagne di “trash . art”.

Con il Patrocinio di: Provincia di Bologna - Assessorato alla Cultura, Comune di Zola Predosa - Assessorato alla Cultura, Fondazione di Ca' la Ghironda.

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